Per i figli si fa di tutto, si sa. Ma veramente è corretto ritenere che nei loro confronti sia “tutto dovuto”?

Molto spesso si tende a pensare che sia così e questo, senza dubbio, piace molto ai figli i quali sono spesso inconsapevoli delle regole e dei doveri legali nei confronti dei propri genitori.

Ma quali sono questi doveri?

La risposta ci è fornita dall’art. 315 comma 4 del codice civile il quale recita:

“Il figlio deve rispettare i genitori e deve contribuire, in relazione alle proprie capacità, alle proprie sostanze e al proprio reddito, al mantenimento della famiglia finché convive con essa”.

Doveri dei figli Diritti dei figli
–       rispettare i genitori –       diritto di essere mantenuto
–       contribuire ai bisogni familiari (economici) –       diritto all’istruzione ed all’educazione
–       non abbandonare senza permesso la casa dei genitori –       diritto all’assistenza morale e materiale

Esaminando le singole voci di questo articolo emerge che i doveri dei figli sono i seguenti:

  • rispettare i genitori: un dovere, questo, decisamente astratto.

La statuizione codicistica può applicarsi a tutta una serie di atteggiamenti morali e sociali che un figlio deve tenere nei confronti di chi esercita la potestà genitoriale.

Come tutte le prescrizioni astratte sarà il Giudice nella valutazione da operare “caso per caso” a stabilire se il limite del rispetto nei confronti del genitore sia stato superato o meno.

  • contribuire ai bisogni della famiglia: ciò significa che il figlio, se convive con i genitori e percepisce redditi propri, ha il dovere di contribuire al mantenimento della famiglia.

In questo caso ci troviamo dinanzi ad un dovere di carattere economico.

E’ utile sottolineare come, nel rispetto del principio solidaristico, seppure il figlio debba dedicarsi all’accudimento degli altri familiari, alla collaborazione domestica, ed a contribuire economicamente al mantenimento delle famiglia di origine tutto questo non deve compromettere i suoi momenti di studio e anche di svago.

Il Giudice adito dovrà valutare il singolo caso in ragione non solo della capacità economica, ma anche dell’età del figlio e delle condizioni complessive della famiglia.

Tale dovere cessa di esistere quando il figlio lascia la casa familiare; salvo il dovere del figlio di provvedere al sostentamento minimo dei suoi genitori qualora questi si trovino in condizioni di bisogno

Un ulteriore dovere dei figli nei confronti dei genitori è sancito dall’art. 318 c.c., secondo cui

“il figlio non può abbandonare senza permesso la casa dei genitori sino alla maggiore età”

In caso contrario, i genitori hanno la facoltà di richiamarlo e di rivolgersi, all’occorrenza, al giudice tutelare per farlo rientrare presso l’abitazione.

Da questo breve excursus si evince, un rapporto di forte reciprocità nella suddivisione dei diritti e dei doveri fra genitori e figli, riconosciuto a livello legislativo all’interno del codice civile.

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